Sas Colby: collezionismo di francobolli

Una donna, ombreggiata in una tonalità rossastra, cammina nuda su uno sfondo bianco verso una striscia di sole giallo. Questa fotografia, la cui luce proietta il corpo dell'artista Sas Colby in un bagliore attenuato, in modo che la sua forma assomigli a una statua classica, si ripete in una piccola griglia 5 per 5. Il nastro giallo di sole verso cui si dirige corre lungo ogni colonna di foto sul foglio, una striscia ricorrente. Proprio come in una striscia di Eadweard Muybridge, la donna è costantemente in movimento eppure sempre ferma. Ma Red Nude Running (ca. 1983) non è un nastro di Möbius ma piuttosto una griglia di francobolli fotografici montati su un tabellone del museo. La presunzione delle piccole fotografie di Colby come queste, realizzate con immagini da lei scattate o prese da riviste, non è immediatamente ovvia. Ma più tempo trascorri nella piccola mostra Sas Colby: Stamp Collecting alla Stellarhighway, più i francobolli si rivelano, collegando i continui interessi di Colby per la fotografia, la mail art e il collage durante i suoi cinquant'anni di carriera.

Colby ha prodotto questi francobolli fotografici nel corso degli anni ottanta e li ha utilizzati in tutti i suoi vasti lavori. Fotografate utilizzando un obiettivo cluster, le immagini sono state poi stampate su fogli perforati da una macchina a pedale. Sas Colby: il collezionismo di francobolli comprende principalmente fogli interi di questi francobolli. Un altro autoritratto, Shadow Play (2019), mostra due colonne dell'ombra di Colby che incombono accanto a un tavolo a bordo piscina. Ma invece di un singolo foglio di francobolli allegato, Colby ne ha rimossi due e li ha sostituiti con un'immagine diversa in cui la sua ombra e il suo corpo interagiscono più direttamente con il tavolo. Nel caso in cui ci sfuggiamo, l'immagine finale in basso a destra, una di queste due anomalie, è stata affissa inclinata, come se fosse stata tirata dal lenzuolo e lasciata appesa.

I timbri fotografici della sua ombra accanto al tavolo a bordo piscina compaiono nei collage già nel 1982, e l'autoritratto della sua corsa appare sulla copertina di Little Black Books (1992) di Sas Colby e nelle pagine di Stamp Collecting (1983-87). ), due libri d'artista esposti in mostra. Il collezionismo di francobolli in particolare illustra la maggiore importanza dei francobolli nella pratica dell'artista, raccogliendoli in file, piccole griglie e come singole foto insieme a timbri in gomma, fogli lucidi, ritagli di carta marmorizzata e altri materiali trovati.

Il lavoro di Colby unisce l'intimità della mail art fatta a mano con il fascino commerciale dei francobolli. A differenza dei suoi contemporanei di mail art della Bay Area, la più famosa Anna Banana, i francobolli di Colby rimangono come foto, non riproduzioni xerox. In questo modo, negano la loro funzione di francobolli utilizzabili, manipolando invece la forma per suggerire le reti, la circolazione e la comunicazione che sono essenziali per il movimento della mail art, un'etica condivisa anche dai libri d'artista. Un tavolino nella galleria presenta molti dei libri d'artista di Colby con immagini ritrovate in collage, le fotografie di Colby e i suoi francobolli fotografici. In Keeping Time (1987), un libro pieghevole a fisarmonica, Colby gioca con la tensione tra l'immobilità di una fotografia e il movimento che tenta di catturare. Il libro combina le sue fotografie in bianco e nero con didascalie scritte a mano e timbri fotografici dai colori vivaci. Come scrive nella sua dichiarazione su questo libro, "In queste giustapposizioni di bianco e nero e minuscole fotografie a colori sto suggerendo quei momenti e pensieri che sono venuti prima e che probabilmente verranno dopo il momento in cui l'otturatore si è aperto e chiuso". Per quanto riguarda i francobolli, agiscono come “note visive che increspano le immagini più grandi come sogni ad occhi aperti, un invito a associare liberamente il prima e il dopo di ogni immagine”. Le note a piè di pagina offrono opportunità per ulteriori letture. Nel caso delle opere di Colby, ogni immagine ha un potenziale simile per essere condivisa e diffusa, per stabilire ulteriori connessioni e per spostare i significati a seconda del posizionamento.

Sebbene gli spettatori contemporanei siano probabilmente desensibilizzati alla circolazione delle immagini, la relativa rarità di vedere francobolli potrebbe sorprendere il pubblico. I francobolli di Colby come fotografie creano un collegamento familiare con la natura circolante dei media e un collegamento meno familiare con l'intimità della comunicazione per coloro che sono più abituati a ricevere un diluvio di e-mail che una casella di posta piena di lettere.